Il Percorso del Confino Politico a Ustica: Genti, Luoghi e Memorie – Ustum Cultural Programme
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Turistico Culturale Storico

Il Percorso del Confino Politico a Ustica: Genti, Luoghi e Memorie

Scopri la storia di Ustica con il "Percorso del Confino Politico": un viaggio tra memoria e cultura che aiuta gli abitanti a riscoprire la propria identità e offre ai visitatori un'esperienza unica tra i tesori culturali dell'isola.

Durata

3 ore

Distanza

circa 3 km

Adatto a

Tutti

tutto l’anno
Orario: 24 ore su 24
Partenza: Largo Padiglione Militare

Descrizione

Il Percorso si sviluppa in 20 tappe seguendo il file rouge del confino politico sull’isola durante due secoli dal 1763 al 1961, durante i quali Ustica è stata ininterrottamente sede di confino. Il contenuto illustra le norme, le vicende e i personaggi presenti per motivi politici dall’avvio della colonizzazione di Ustica voluta dai Borbone nel 1763 fino all’adozione della nuova legge costituzionale del 1956 con cui fu abrogato il confino fascista e alla cancellazione dell’isola dall’elenco dei comuni siti di soggiorno obbligato. I punti di accesso al percorso sono stati individuati in quanto teatro di eventi significativi o sedi di abitazione dei confinati o strutture di servizio collegati alla colonia. L’accesso si effettua col codice Qr esposto in 17 siti all’interno al centro abitato e in 3 all’esterno (Rocca della Falconiera, Cimitero degli Arabi e Torre Santa Maria). Ogni pannello di accesso è corredato di una foto d’epoca collegata al contenuto della tappa fornendo così ai visitatori un vero e proprio album per riassumere visivamente il susseguirsi degli eventi nella storia dell’isola.
Ogni tappa corrisponde a un documento multimediale dedicato a un preciso sito storico, corredato di testi e immagini e di link per accedere ad articoli, a schede biografiche o descrittive, a leggi e a video in modo che il visitatore possa avere la possibilità di approfondimenti specifici: informazioni e approfondimenti che non riguardano solo il confino, ma, come deto, anche la toponomastica, l’archeologia, la geologia, la storia e gli aspetti naturalistici dell’isola. Da ogni tappa si può navigare sull’intero percorso disponendo così di una guida digitale consultabile in loco o da remoto con smartphone, tablet o computer.
 
La prima tappa introduce il contenuto dell’intero percorso sottolineando come la presenza continuativa di relegati variamente nominati (disterrati in epoca borbonica, coatti dopo l’unità d’Italia, confinati in epoca fascista, soggiornanti obbligati in epoca repubblicana) si sia intrecciata con le vicende dell’isola e con la storia più grande della nazione.
La seconda tappa illustra i primi anni della colonizzazione e l’arrivo dei primi disterrati inviati dal governo borbonico.
La terza tappa descrive il cosiddetto “albergo dei confinati” e le prime proteste collettive dei confinati politici antifascisti.
Nella quarta tappa viene illustrata la scuola di cultura impiantata dai confinati antifascisti.
Nella quinta, oltre a succosi racconti sulla vita quotidiana tratti dagli epistolari di Antonio Gramsci, di Riccardo Bauer e di Carlo Rosselli, si narra l’arrivo dei primi deportati libici del 1911.
La sesta tappa, dedicata alla visita del prefetto Mori per l’inaugurazione del Monumento ai Caduti, richiama gli eventi legati al terremoto nell’isola del 1906 e la visita del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena per confortare la popolazione.
La settima tappa è dedicata a casa Manfrè dove abitarono Gramsci e Bordiga con altri.
L’ottava tappa, oltre che alla biblioteca istituita dai confinati antifascisti, è dedicata all’emigrazione e alla piazza col suo Municipio e la sua Chiesa.
Nella nona tappa viene descritto il sistema di difesa dai corsari, l’edifico carcerario del “Fosso” e il museo archeologico.
Nella decima tappa, dedicata a personaggi relegati a Ustica in epoca borbonica, è illustrato il cambio del regime confinario dai Borbone ai Savoia con riferimenti alla numerosa presenza degli anarchici.
L’undicesima tappa, dedicata al vignettista Giuseppe Scalarini confinato socialista, illustra la destinazione di casermette a dormitori per le internate slave del 1942/43 e per altre donne antifasciste confinate negli anni Trenta.
Nella dodicesima tappa è descritto il luogo (utilizzato anche per alloggiare deportati libici del 1915/16), con le sue diverse destinazioni dall’epoca romana ai giorni nostri con rinvii agli approfondimenti sull’archeologia e la geologia dell’isola.
La tappa 13 al Cimitero degli Arabi fa memoria della presenza dei relegati libici sull’isola dal 1911 al 1934 e della storia del Cimitero.
Nella tappa 14, oltre che delle internate slave del 1942/43, si narra del contributo di Giuseppe Romita alle attività sociali dei confinati e del suo intervento da ministro nel risolvere alcuni problemi sanitari dell’isola.
Nella tappa 15, si segnala un cartello che costituiva il limite oltre il quale non era consentito ai confinati andare senza preventiva autorizzazione; vi sono ricordati protagonisti di primo piano come Angeloni, animatore delle attività sportive tra i confinati, Schiavello, animatore della mensa dei socialisti e di tanti servizi a favore dei confinati, i socialisti di Molinella ritenuti esemplari per comportamento.
La tappa 16 è dedicata ai moderni cameroni costruiti nel 1936 per confinati e internati, ma anche del pastificio isolano che esportava i suoi prodotti in America.
Dominano la tappa 17 il direttore della colonia con le sue funzioni e il grande navigatore usticese Vincenzo Di Bartolo.
La tappa 18 è dedicata alla vita nei cameroni e al precipitoso trasferimento nei campi di internamento del continente di confinati e internati in prossimità della sbarco degli Alleati nel 1943.
La tappa 19 tratta di personalità antifasciste e della presenza di pastori sardi e di ndranghetisti registrata negli anni Cinquanta del Novecento.
Chiude il percorso la tappa 20 alla Torre Santa Maria, torre di difesa poi trasformata a carcere e ora ad attività culturali.
Ogni tappa contiene informazioni sulla toponomastica legate alla storia isolana e una breve scheda biografica di tutti i confinati in essa citati

Punti Salienti

Note Importanti

I destinatari: gli abitanti dell’isola per favorire il recupero della memoria collettiva e della propria identità come comunità, ma anche i suoi visitatori per una fruizione del territorio estesa ai suoi aspetti culturali

Dati dell'Itinerario

Inizio dell'itinerario
Largo Padiglione Militare
Fine dell'itinerario
Torre Santa Maria
Spostamenti
A piedi o con mezzi

Periodo Consigliato

tutto l’anno

Orario: 24 ore su 24

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