Esperienza multimediale – Stanza del mare A.M.P.
Esplora virtualmente i fondali di Ustica nell'Area Marina Protetta nel centro storico. Con visori innovativi, scopri le meraviglie sottomarine e impara sulla sostenibilità e pesca artigianale.
Simbolo
Pallino Blu
Durata
1 ora
Adatto a
Adulti Bambini e ragazzi Famiglie Scuole
Descrizione
Si tratta di un’esperienza marino multimediale che si svolge in uno dei locali, dell’Area Marina protetta situato in centro piazza, nel vecchio municipio.
Qui troveremo un modo unico per vivere il mare della Prima Area Marina Protetta d’Italia.
Senza bagnarsi direttamente nell’acqua, ma seduti comodamente in una stanza, si potrà vivere l’esperienza di immergersi nel mare di Ustica e divertirsi tra miriadi di bellezze faunistiche e floristiche. Una volta giunti in questa tranquilla stanza blu, basterà accomodarsi in uno dei puff appositi ed indossare gli oculus in
alta risoluzione (dei visori per la realtà virtuale immersiva),un maxi schermo con proiezioni in 8k ed un sistema in dolby surround consentiranno di vivere i fondali di Ustica in maniera totalizzante ed emozionante che ti catapulteranno in un percorso multimediale immersivo.
Inoltre, nello stesso posto si avrà modo di apprendere nozioni sul consumo sostenibile come quello della pesca artigianale anche attraverso pannelli esplicativi. Un luogo dedicato alla divulgazione scientifica, alla promozione e tutela del patrimonio sommerso dell’isola di Ustica in cui grandi e piccini potranno imparare attraverso il divertimento; l’info edutainment sarà il filo conduttore di questo nuovo luogo – non luogo.
La presenza del nuovo Centro di Educazione Ambientale CEA consentirà di fare divulgazione scientifica partendo dalle generazioni più piccole, conoscere il mare con le sue bellezze, la pesca artigianale con le sue attrezzature non invasive, le tradizioni marinare con racconti e aneddoti, i pescatori veri guardiani del mare come custodi
di tradizioni secolari.
Una novità di pregio che può essere usata anche d’inverno. Sicuramente un passo avanti anche per la destagionalizzazione.
Punti Salienti
Gli incontaminati fondali di Ustica, meta di subacquei provenienti da tutto il mondo, sono stati fatti conoscere al grande pubblico grazie alla Rassegna Internazionale delle Attività Subacquee, apertasi nel 1959 e giunta ormai alla sua 64° edizione.
La manifestazione, a risonanza internazionale, ha permesso all’isola di Ustica di essere insignita del titolo di capitale mondiale dei sub. Nel corso delle sue edizioni è stato assegnato l’ambito premio “Tridente d’Oro”, equivalente al premio Nobel dell’attività subacquee, a circa duecento personaggi famosi fra i quali vale la pena ricordare: Jacques-Yves Cousteau, Walt Disney, Folco Quilici, Jacques Piccard, Enzo Maiorca, Jacques Mayol… oltre a scienziati e a numerosissimi ricercatori. Fra i suoi frequentatori abituali anche tanti professionisti, grandi artisti e presentatori come Pippo Baudo, Mike Bongiorno e Corrado Mantoni.
Un tempo la Rassegna era organizzata dall’E.P.T. (Ente provinciale del Turismo) e si prolungava da maggio a settembre, contraddistinguendosi per le numerose gare di pesca subacquea accompagnate da spettacoli, convegni, mostre fotografiche sottomarine, archeologia subacquea, cinematografia, televisione subacquea, editoria specializzata, arti figurative settoriali e corsi subacquei. Era un momento di attrazione non solo per gli amanti dell’immersione, ricercatori e scienziati di tutto il mondo, ma anche per tantissimi turisti.
Oggi invece se Ustica e il suo mare sono meta di migliaia di turisti, il merito è anche del sistema di protezione naturalistico attuato in sintonia con gli abitanti, direttamente coinvolti in un’operazione educativa di formazione ambientale.
Le sue acque hanno infatti assistito alla nascita della Prima Area Marina Protetta Italiana, istituita ufficialmente il 12 Novembre del 1986. I “Fondali di Ustica” sono stati riconosciuti sito di interesse comunitario della Rete Natura 2000, il principale strumento dell’Unione Europea riguardante la conservazione della biodiversità. L’area marina si suddivide in tre aree di circa sedicimila ettari marini totali a cui si aggiungono oltre quattordici chilometri quadrati di territori costieri.
La zona A, di riserva integrale, si estende per sessanta ettari – millecinquecento metri di lunghezza per circa duecento metri di larghezza – e comprende il tratto di mare delimitato dalle cinque boe gialle luminose antistanti dagli Scogli piatti passando da Cala Sidoti sino a Cala Santoro.
In quest’area sono vietate la navigazione, l’ormeggio e la sosta di ogni tipo di imbarcazione. L’attività di pesca, oltre a qualsiasi altra azione provocante disturbo o alterazione delle caratteristiche naturali dell’ambiente, è interdetta.
In alcune parti della costa è vietato anche il calpestio per la presenza del trottoir (ossia piattaforma a vermeti, tradotto letteralmente marciapiede) lungo le coste dovuto alla cementificazione di due specie di molluschi gasteropodi: Dendropoma Cristatum e Vermetus triquetrus.
L’importanza di questa biostruttura è legata alla sua capacità di modificare le caratteristiche ecologiche delle coste rocciose, creando pozze di marea che stimolando la biodiversità dei popolamenti associati. Per i motivi sopra citati Il Trottoir è protetto dalla convenzione di Berna. La balneazione e lo snorkeling sono consentiti solo presso Cala Sidoti, Scogli Piatti e Caletta (ex Acquario).
La zona B, riserva generale ospitante anche la zona A, vasta circa ottomila ettari ed estesa fino a tre miglia dalla costa, comprende il versante nord-occidentale dell’isola, da Punta Cavazzi fino a Punta Omo Morto. In questa area è vietato il prelievo di qualsiasi forma di vita vegetale o animale ma sono consentite la navigazione da diporto, la pesca sportiva con lenza da fermo e da traino, quest’ultima solo previa autorizzazione e solo ai locali. Sono vietatissime la pesca subacquea e quella a strascico.
La zona C di riserva parziale, altrettanto estesa, comprende invece il versante sud-orientale dell’isola. In questa zona sono consentite la navigazione e l’attracco. La pesca professionale è consentita anche ai turisti solo previa autorizzazione. È consentita ogni forma di pesca sportiva nei limiti di legge; sono però severamente vietate la pesca subacquea e lo strascico. Per quanto riguarda la fauna marina, i fondali di Ustica sono dimora di numerose specie tra cui ricordiamo: gamberetto rosa (Plesionika narval), cernia bruna (Epinephelus guaza), cernia
di fondale (Polyprion americanum), tonno (Thunnus thynnus), alalunga (Thunnus alalunga), ricciola (Seriola dumerili), aguglia (Belone belone), triglia di scoglio (Mullus surmuletus), dentice (Dentex dentex), barracuda (Sphyraena sphyraena), orata (Sparus aurata), salpa (Salpa salpa), occhiata (Oblada melanura), calamaro (Loligo vulgaris), totano (Ommastrephes sagittatus), aragosta (Palinurus elephas), astice (Homarus gammarus) e il falso
corallo nero del Mediterraneo (Gerardia savaglia).
Abbigliamento raccomandato
Consono ai locali pubblici
Note Importanti
Unico tour multimediale dell’isola
Gradini all’entrata
Dati dell'Itinerario
Periodo Consigliato
da maggio a settembre
Orario: Dalle 10:00 alle 22:00
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